La tensione a San Lorenzo ha raggiunto livelli critici dopo gli scontri tra manifestanti antifascisti e polizia durante il corteo di Sabato 11 Gennaio. I disordini, partiti come protesta pacifica, si sono trasformati in un confronto acceso legato alla morte del diciannovenne Ramy Elgami durante un inseguimento a Milano. Per molti, l’episodio rappresenta l’ennesima dimostrazione di una giustizia di Stato repressiva.

I collettivi coinvolti, attraverso dichiarazioni sui social, hanno giustificato le azioni come una reazione necessaria contro un sistema oppressivo, riaffermando la loro sfiducia nelle istituzioni. Gli scontri hanno riacceso il dibattito sulla libertà di protesta e il ruolo delle forze dell’ordine, mentre si attendono ulteriori sviluppi su eventuali responsabilità legate agli eventi. Un clima incandescente, nonostante gli appelli alla non violenza dei familiari di Ramy, con le Digos romana e bolognese al lavoro per identificare i responsabili degli scontri e del ferimento di diciotto agenti. L’anno scorso sono finiti in ospedale 273 operatori delle forze dell’ordine - +127,5% rispetto al 2023 - in 322 manifestazioni violente su 12.302.