Rauti: nelle forze armate parità non solo normativa, ma sostanziale

Askanews 2024-11-26

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Milano, 26 nov. (askanews) - "Come voi sapete, le donne sono entrate nelle forze armate nell'anno 2000 e c'è stato un incremento costante e crescente della loro presenza. Quello che voglio dire è che, sin dall'ingresso, il problema delle pari opportunità, della parità di genere è stato risolto davvero per legge e all'interno delle forze armate c'è oggettivamente una parità non solo normativa ma anche una parità sostanziale, cioè le donne vi entrano, vi partecipano alle stesse professioni di carriera, affrontano le stesse prove. Quindi da questo punto di vista c'è una parità oggettiva. Il resto lo risolvono i gradi, essendo una struttura gerarchica, il resto lo risolvono i gradi. Abbiamo anche un CUG di cui seguiamo le attività, abbiamo anche un consiglio di difesa che si è dato un codice, per esempio, di disciplina che sarebbe molto bello poter raccontare perché è anche un modello all'interno della pubblica amministrazione. Insomma, mi permetto di dire da questo punto di vista, anche da questo punto di vista è un esempio virtuoso".Così dalla sala caduti di Nassirya presso il Senato della Repubblica la senatrice Isabella Rauti, sottosegretario di Stato al ministero della Difesa durante l'evento "L'impegno della difesa italiana per l'empowerment femminile e strategie di prevenzione della violenza di genere" all'indomani della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.Tra gli intervenuti la senatrice Susanna Donatella Campione, prima firmataria della risoluzione OSCE sugli stupri di guerra; Pietro Demurtas, sociologo, ricercatore dell'Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali - CNR; Tibisay Ambrosini, coordinatrice di "STOP RAPE" Italia - Campagna italiana contro lo stupro e la violenza sessuale nei conflitti; Fioretta Mari, attrice; Fabio Chiucconi, giornalista Tg2 Rai.

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