Roma, 22 nov. (askanews) - La trasformazione digitale sta rivoluzionando tutti i settori chiave del mondo produttivo aprendo nuove opportunità e sfide. Investire nell'innovazione e nelle competenze del domani appare cruciale per garantire soprattutto competitività e inclusione sociale. Sono questi i temi emersi dall'iniziativa Italia 5.0: le competenze del futuro per lo sviluppo dell'innovazione nell'epoca dell'intelligenza artificiale in Italia e in UE lanciata da TEHA Group e Philip Morris Italia con l'obiettivo di accelerare il dibattito su innovazione, competenze e il relativo ruolo della collaborazione pubblico-privato nello stimolarne lo sviluppo lungo le filiere, definendo gli elementi chiave per un vero e proprio Piano Marshall per le competenze.Carlo Corazza, Direttore Ufficio Italia del Parlamento Europeo, ha dichiarato: "La giornata di oggi è stata molto importante perché si è capito come soltanto dal dialogo tra le imprese, il mondo delle competenze e il mondo dell'istruzione si può veramente investire nella giusta direzione e creare quelle competenze che serviranno sempre di più nei prossimi anni, non soltanto per la transizione digitale, ma anche per l'intelligenza artificiale, i sistemi autonomi e la comunicazione quantistica. È una questione anche di sicurezza per l'Europa, perché l'Europa deve rimanere leader nell'innovazione e non può farlo senza queste competenze che mancano".L'indagine, svolta nell'ambito dell'iniziativa, ha interessato vertici istituzionali e ben 400 aziende in Italia, Germania, Francia e Spagna evidenziando che il bel paese è tra i più reticenti nei confronti dell'innovazione: solo il 3% delle imprese italiane ha raggiunto un livello avanzato di digitalizzazione, mettendo così in luce l'urgente necessità di un piano d'azione condiviso per aumentare la competitività del Paese. Valentino Valentini, Viceministro delle Imprese e del Made In Italy, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Il trasferimento tecnologico è alla base della capacità di competere delle nostre aziende, soprattutto delle piccole e medie aziende. Ci sono vari modi di sostenerle, ma è importante che ci sia un'industria capofila che utilizzi la tecnologia per stimolare le innovazioni attorno a sé e trasferirle a tutta la sua filiera di collaboratori e di aziende. Quindi è importante aiutare il nostro ecosistema di grandi aziende, piccole e medie, che si trovano in una rete, non soltanto in una rete di catena di valore, ma anche di diffusione di competenze all'interno dello stesso ecosistema produttivo"."Lo Stato si digitalizza per decreto. I grandi gruppi, gli stakeholder, ovviamente aiutano lo Stato a digitalizzarsi, dicono la loro, si interfacciano con le istituzioni. C'è la necessità di accompagnare i piccoli nel processo di digitalizzazione", ha affermato Alessandro Giglio Vigna, Presidente della Commissione Politiche dell'Unione Europea alla Camera Dei DeputatiAl termine dell'evento si è tenuta la premiazione delle tre start-up selezionate per la fase di proof of concept di "Design the Sustainable Future of Manufacturing", la call for innovation lanciata a marzo da Philip Morris attraverso l'Institute for Manufacturing Competences - il polo di eccellenza per la formazione sulle competenze legate all'Industria 4.0.