Roma, 21 nov. (askanews) - Incontro dei delegati a Baku nel penultimo giorno della COP29, mentre la bozza di un accordo sul clima svelata dall'Azerbaigian, paese ospitante, è stata ampiamente respinta. Il testo sull'importante accordo per finanziare le strategie sul clima dei paesi in via di sviluppo ha attirato critiche sia dai paesi ricchi che da quelli poveri. Molti hanno sottolineato la mancanza di cifre concrete per l'obiettivo su cui i colloqui si sono in gran parte concentrati. Anche la Cina ha espresso il suo dissenso: "Il testo attuale contiene molti elementi che non sono soddisfacenti e accettabili per la Cina - ha spiegato il delegato cinese, Xia Yingxian - Tuttavia, invitiamo tutte le parti a incontrarsi a metà strada, a lavorare insieme in conformità con i principi della Convenzione e dell'Accordo di Parigi e i mandati pertinenti".
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"Il gruppo arabo non accetterà alcun testo che prenda di mira settori specifici, tra cui i combustibili fossili, e nessuna proposta sulle politiche economiche e sui paesi in via di sviluppo, nemmeno su basi incoraggianti", ha detto il capo-delegazione dell'Arabia Saudita, Albara Tawfiq.
Contrari alla bozza anche gli Stati Uniti: "In particolare, vogliamo sottolineare che il trattamento della mitigazione nelle bozze attuali è assolutamente inaccettabile. Ci uniamo a molti altri nella nostra sorpresa per il fatto che non c'è nulla che porti avanti il lavoro centrale di mitigazione e i principali risultati di mitigazione su cui abbiamo concordato l'anno scorso a Dubai", ha dichiarato John Podesta, inviato per il clima degli Stati Uniti.
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Da parte sua il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, ha messo in guardia i negoziatori: "Parliamoci francamente, restano ancora molte differenze sostanziali. Serve una spinta importante per portare le discussioni al traguardo. Per fornire un pacchetto ambizioso ed equilibrato su tutte le questioni in sospeso, con un nuovo obiettivo finanziario al centro. Il fallimento non è un'opzione", ha affermato.