Doveva far risplendere di più, se possibile, la stella Tom Cruise. È diventato il film che ha consacrato Brad Pitt. Stiamo parlando di un film indimenticabile, che adesso compie 30 anni: Intervista col vampiro. Uscito a metà novembre 1994, resta uno dei più grandi successi del regista irlandese Neil Jordan, all’epoca reduce dall’Oscar per la Miglior sceneggiatura per La moglie del soldato. Intervista col vampiro è tratto dal celebre romanzo omonimo di Anne Rice (1976) e vanta un cast eccezionale. Tom Cruise, Brad Pitt, Stephen Rea, Antonio Banderas, Christian Slater e una giovane Kirsten Dunst. Per il ruolo del giornalista, Christian Slater prese il posto di River Phoenix, morto poche settimane prima dell’inizio delle riprese. Il film è dedicato a lui. La storia è quella di un giornalista (Slater) che raccoglie le confessioni di Louis de Pointe du Lac (Pitt), un vampiro di più di 200 anni, che gli racconta la sua lunga vita, i suoi amori, e la tragica vicenda che lo ha legato al vampiro Lestat (Tom Cruise).
Anne Rice, autrice del best seller, non voleva Cruise come protagonista. Non lo riteneva all’altezza e per anni non volle vedere il film, disconoscendolo. Lo vedrà molti anni dopo e solo a quel punto si ricrederà, tanto da mandare al divo una lettera di scuse. Anche Brad Pitt ha un pessimo ricordo di quel set. A metà riprese voleva andarsene. E non andava d’accordo con Cruise, che lo accusava di avere scarsa igiene personale.
Intervista col vampiro ha segnato l’inizio della carriera di Kirsten Dunst. Che aveva solo 11 anni. E ricorda ancora il trauma di aver dovuto baciare Brad Pitt. Disgustoso, lo definì allora. Oggi aggiunge: traumatizzante. Non che a Pitt piacque essere baciato da una bambina… La pellicola è stata anche il lancio hollywoodiano per Antonio Banderas e Thandie Newton. Poteva esserlo anche per l’attrice italiana Domiziana Giordano, che, invece, sparì dalla circolazione cinematografica poco dopo. Ora fa l’artista.