Nella serie Desperate Housewives aveva lasciato il Messico per trasferirsi negli Stati Uniti in cerca di opportunità. Nella vita reale, Eva Longoria ha deciso di fare il percorso inverso e di andarsene dal paese che la resa una star internazionale. Il motivo? L'America, secondo le sue parole, è diventato «un Paese distopico», specialmente dopo la vittoria alle presidenziali di Donald Trump. Oggi l'attrice vive tra Spagna e Messico con il marito José Bastón e il figlio Santiago. La decisione, annunciata durante un’intervista con Marie Claire, non è arrivata all’improvviso ma è stata maturata nel tempo. Longoria spiega che già prima della pandemia «il clima era diverso» e che eventi come il Covid-19 hanno solo accelerato il cambiamento.

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Eva Longoria e il disincanto dopo Trump
Attivista convinta, Longoria ha trascorso la scorsa estate dedicandosi alle elezioni del 2024. Ha fatto campagna elettorale per i Democratici, arrivando a parlare alla convention di luglio che ha proclamato Kamala Harris candidata del partito. Il suo compito? Spingere i Latinos a votare l'attuale vicepresidente. Un obiettivo raggiunto solo a metà, considerato che sono stati circa il 42% gli ispanici che le hanno preferito il tycoon.

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La rielezione di Donald Trump ha segnato un punto di rottura. «La parte scioccante non è tanto che ha vinto. È che un criminale condannato, che sputa tanto odio, possa occupare la poltrona più importante del Paese», ha dichiarato l’attrice. A suo dire, se Trump manterrà le sue promesse elettorali, «l’America sarà un luogo da paura». Ma per l'attrice, la situazione negli Stati Uniti è peggiorata già da qualche anno: «Ho passato negli Usa la mia intera vita adulta. Ma anche prima della pandemia le cose erano cominciate a cambiare. Il clima era diverso. Poi è arrivato il Covid. Siano i senzatetto in strada o le tasse, penso che questo capitolo della mia vita sia finito».

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Dal Texas al mondo: una nuova prospettiva
Nonostante il legame profondo con il Texas, dove la sua famiglia vive da nove generazioni, Longoria ha deciso di guardare oltre i confini americani. Già da anni trascorre molto tempo lontano da Hollywood, adattandosi con entusiasmo alla globalizzazione che caratterizza l’industria dell’intrattenimento. Tra viaggi in Europa e in America Latina, l’attrice riesce a bilanciare il lavoro e la famiglia lontano da quella che definisce una realtà sempre più opprimente. «Sono privilegiata. Posso scappare e andare da qualche parte. La maggior parte degli americani non è così fortunata», ha ammesso.

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Cultura e cibo come strumento di unione
Oltre alla politica, Longoria è impegnata a promuovere il dialogo culturale attraverso progetti come il documentario Searching for Mexico. Crede fermamente che la cultura e il cibo possano costruire ponti, anziché muri. «Le persone che urlavano, "Costruisci quel muro!" sono le stesse che fanno il Taco Tuesday (ossia l'usanza americana di mangiare tacos e altri piatti tipici messicani il martedì sera, ndr). Non puoi criticare una cultura che ha dato tanto al mondo», ha affermato con convinzione. Nonostante tutto, Eva Longoria non ha perso totalmente la sua fede nell’America. La definisce un paese «malconcio» ma non privo di speranza: «Puoi essere deluso da qualcosa e continuare a crederci».