Milano, 6 nov. (askanews) - Grande delusione fra i sostenitori di Kamala Harris per la vittoria di Donald Trump. Dopo una campagna elettorale travagliata, con l'entrata in corsa della vicepresidente al posto di Joe Biden che aveva riacceso le speranze, ora si fanno i conti con la seconda vittoria di Trump, un'altra volta contro una donna democratica, nel 2016 fu Hillary Clinton. "È deludente perdere qualcosa per cui si è lavorato così duramente. Qualcosa che si ama - dice George Stowe dalla North Carolina - ma sono felice di vivere in un Paese in cui possiamo scegliere i nostri leader. E, anche se in democrazia non si vince sempre, è deludente. È difficile, ma almeno viviamo in un Paese in cui possiamo votare, dove possiamo fare campagna elettorale". Dalla Georgia Nan Orrock, senatrice locale, ha una visione diversa. "Siamo nel mezzo di una battaglia in questo Paese. È stato costruito un grande movimento fascista. Ci sono molte persone che sostanzialmente sono state fatte entrare in una setta, una setta molto pericolosa il cui numero sta crescendo".L'analisi di Shakya Cherry-Donaldson, attivista. "La realtà è che Kamala Harris è arrivata alla fine di luglio per correggere un errore dei democratici. Le donne nere si sono date da fare per rimediare a un errore democratico, dopo che ci siamo affidati al vecchio sistema, fatto da maschi bianchi, che ha guidato questo partito per secoli".