Milano, 29 ott. (askanews) - "È inaccettabile che ancora oggi si possa morire o subire gravi menomazioni nello svolgimento del proprio lavoro. L'incolumità dei lavoratori è un diritto inalienabile della persona umana". Lo ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, intervenendo agli Stati generali salute e sicurezza sul lavoro" in corso nella Sala della Regina di Montecitorio alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella."È la prima volta - ha sottolineato Fontana - che si organizzano gli Stati generali della salute e della sicurezza sul lavoro alla Camera dei deputati. Ritengo sia un segnale importante di attenzione su un fenomeno che ha ormai raggiunto una dimensione indegna per un Paese civile. Secondo le più recenti statistiche dell'INAIL, nei primi otto mesi del 2024 le denunce di infortunio mortale e di malattia professionale sono aumentate rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. È inaccettabile che ancora oggi si possa morire o subire gravi menomazioni nello svolgimento del proprio lavoro. L'incolumità dei lavoratori è un diritto inalienabile della persona umana"."La sua tutela - ha sottolineato Fontana - esige dunque il costante aggiornamento del quadro normativo, attività che vede il Parlamento impegnato nel definire politiche di sicurezza efficaci e sempre più avanzate. In questo contesto si inseriscono le disposizioni normative approvate di recente per rafforzare il sistema dei controlli ispettivi e per estendere la tutela assicurativa a studenti e personale scolastico"."Ma - ha osservato la terza carica dello Stato - una regolamentazione ricca e strutturata non è sufficiente a garantire a tutti il diritto a un ambiente lavorativo privo di rischi. La causa principale degli incidenti letali e dei gravi infortuni continua, infatti, a essere l'inosservanza delle regole. È indispensabile accertare il puntuale rispetto delle norme e delle procedure prescritte dalla legislazione vigente e individuare misure per accrescere l'efficacia del sistema protettivo".