Al Pacino racconta il primo incontro con Marlon Brando: «Mi dava una pacca, mi coccolava»

IO DONNA 2024-10-21

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La puntata del 20 ottobre di Che Tempo Che Fa ha raggiunto il suo culmine con una vera leggenda del cinema: Al Pacino. L'iconico attore italoamericano, celebre per interpretazioni indimenticabili in film come Il Padrino e Scarface, ha presentato il libro Sonny Boy. Un'autobiografia, edito in Italia da La nave di Teseo. Con la solita intensità e ironia, l'84enne Pacino ha ripercorso episodi cruciali della sua vita, dall'infanzi ai primi difficili passi nel mondo del cinema, senza dimenticare incontri fondamentali come quello con Marlon Brando. L'intervista condotta da Fabio Fazio su Nove ha regalato al pubblico momenti di grande emozione e riflessione, offrendo uno spaccato autentico di uno degli attori più amati e rispettati di Hollywood.

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Al Pacino e l'incontro con Marlon Brando
Un momento centrale dell'intervista è stato il racconto del suo primo incontro con Marlon Brando, avvenuto durante le riprese de Il Padrino. La scena, ambientata in un ristorante italiano a East Harlem, ha visto tutto il cast riunito per conoscere Brando, ma il giovanissimo Pacino era in preda all’incertezza. «Avevo come la sensazione che mi licenziassero», ha confessato. Ma proprio Brando, con la sua sensibilità, riuscì a tranquillizzarlo: «Mi dava una pacca, mi coccolava un po’ e io capivo che era come se mi stesse dicendo "non ti preoccupare, vedrai che starai qui e non ti licenziano"». Grazie all’incoraggiamento di Brando e del regista Francis Ford Coppola, Pacino riuscì a superare quella fase delicata.

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L’inizio della carriera e l’incoraggiamento decisivo
Al Pacino ha poi ripercorso i suoi inizi nel mondo dello spettacolo, parlando dell'incoraggiamento ricevuto sin da giovane. Un episodio chiave fu quando, in terza media, un'insegnante lo fece appassionare alla lettura della Bibbia, facendogli scoprire l'amore per la recitazione. Nonostante le difficoltà economiche della sua famiglia, l’insegnante riuscì a convincere la madre e la nonna a farlo seguire la sua vocazione. «I poveri non diventano attori», disse sua madre, ma Pacino, con talento e determinazione, ha dimostrato il contrario.

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Perseveranza e follia: le chiavi del successo
Chiudendo l’intervista, Al Pacino ha condiviso una riflessione sulla perseveranza: «Chi persiste nella propria follia, a un certo punto diventa saggio». Una frase che riassume il suo percorso, fatto di ostacoli e successi, e che rappresenta un messaggio di speranza per chiunque abbia un sogno da inseguire.

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