(Adnkronos) - “A fronte di una ricerca scientifica e cure mediche che permettano una migliore qualità e prolungamento della vita e, in alcuni casi, la guarigione, un tempo non possibili nel campo delle leucemie”, oggi c’è “un aumento, anno dopo anno, della platea di coloro che soffrono di queste malattie e quindi, alla fine, il saldo, nonostante i progressi, è sempre negativo. Ci siamo posti allora il problema di come vivere più a lungo, ma vivere bene, non vivere più a lungo attraverso dei percorsi che nessuno si augura, ma che ormai toccano quasi tutte le nostre famiglie”. Così il sociologo dell’ambiente e direttore rivista scientifica Cultura della Sostenibilità, Aurelio Angelini, è intervenuto in occasione della quarta edizione del Convegno nazionale organizzato da Ail, Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma, tenutosi a Roma, che è stata un’occasione di approfondimento multidisciplinare su ricerche e tematiche all’avanguardia dedicate alla relazione tra impatto ambientale e rischio sanitario.