Arizona, 3 ott. (askanews) - Si fanno chiamare "Repubblicani per Harris" e sono un gruppo di cittadini e politici dell'Arizona - idealmente capeggiato da John McCaine, l'ex senatore che da questo Stato proviene, che sfidò Barack Obama nel 2008, e che si è già dichiarato a favore della candidata democratica Kamala Harris nella corsa alla Casa Bianca. Sono una minoranza, certo, ma questi Repubblicani per Harris ripetono tutti la stessa cosa: l'insurrezione del 6 gennaio 2020 ha dimostrato che Donald Trump non rispetta la legge né lo Stato, e per questo non intendono rivotarlo. Annie Lewis che fa parte del gruppo è una ex elettrice repubblicana. "I repubblicani dicono che questo non è il nostro partito, che Donald Trump non ci rappresenta, che dobbiamo trovare un leader per cui siamo orgogliosi di votare perché diventi il presidente degli Stati Uniti", dice.Anche Amy Wudel è un'elettrice pentita. "I fatti del 6 gennaio rendono Trump indegno di governare. Non avrei pensato in un milione di anni che una cosa simile potesse accadere", dice.Joshua Heaton, un altro elettore deluso: "Stiamo cercando di tenere viva la democrazia, soprattutto dopo la ribellione del 6 gennaio. Vogliamo che il partito repubblicano torni ad avere dei candidati che rispettano lo Stato di diritto, e cerchiamo di spingere per Harris, che pensiamo rispetterà la legge e l'ordine e proteggerà le elezioni. Pensiamo che sarà una grande presidente".Annie Lewis rincara: "Mi sento di dire che Donald Trump non corrisponde al tipo di persona che io vorrei essere, come seguace di Gesù Cristo. Voglio essere una persona che tratta la gente con rispetto".Infine il sindaco di Mesa, in Texas, il repubblicano John Giles, esprime un'opinione comune anche fra alcuni eletti: "Donald Trump vive in un mondo di caos, di conflitto politico e fazioso. Dobbiamo capire come abbassare la temperatura nel nostro paese, come lavorare sui temi cercando un accordo nello spettro politico, e questo semplicemente non accadrà in una presidenza Trump".