Ferrara, 20 set. (askanews) - "Il problema del cambiamento climatico e dei obiettivi dello sviluppo sostenibile è sempre più sentito da anche dei paesi in via di sviluppo". Lo ha detto Marco Falconi, ricercatore tecnologo a Ispra e coordinatore scientifico di Remtech Europe, a margine dell'incontro internazionale a Ferrara che riunisce i rappresentanti dei governi di 48 paesi per uno scambio di conoscenze, sulle innovazioni e i casi di studio per far progredire i processi di bonifica e l'uso di tecnologie sostenibili. "Per quanto riguarda la Sustainathon", la maratona di 24 ore in programma il 24 e 25 settembre con relatori provenienti da tutto il mondo che informeranno su quello che si sta facendo nel proprio Paese per progredire verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile "quest'anno hanno aderito tanti altri Paesi - ha spiegato Falconi - abbiamo rappresentanti dal Sudamerica, dall'Africa, dall'Australia, dall'Europa e dall'Asia. Il problema del cambiamento climatico e degli Obiettivi di sviluppo sostenibile è sempre più sentito da anche dei Paesi in via di sviluppo". "Negli scorsi anni - ha ricordato il coordinatore scientifico di Remtech Europe - abbiamo avuto una media di 500 persone registrate, quest'anno siamo sugli stessi numeri e speriamo l'interesse verso questa iniziativa venga trasmesso sempre di più perché, come vediamo anche in questi giorni, i problemi legati ai rischi climatici e ambientali sono all'ordine del giorno".A Ferrara si sono riuniti i "rappresentanti dei governi di circa 48 paesi del mondo, dal Burundi al Perù all'Australia: ognuno vuole condividere con altri paesi quello che stanno facendo per mitigare questi rischi. L'Italia sta facendo tanto per gli obiettivi di sviluppo sostenibile e soprattutto per alcuni obiettivi. Ci sono altri altri punti in cui dobbiamo migliorare, ma siamo sulla buona strada" ha concluso Falconi.