Che Milano Fashion Week sarebbe senza Naomi Campbell? La supermodella britannica è la rappresentazione massima della moda e di una tendenza che vuole le top del recente passato tornare con prepotenza sulla scena. La settimana della moda meneghina dedicata alla Primavera/ Estate 2025 è stata fin qui la perfetta unione tra stile e innovazione. Un mix che si ritrova perfettamente nell'incontro tra Naomi e il giovane e talentuoso stilista Daniel Del Core.

[idgallery id="1366051" title="Lo stile di Naomi Campbell"]
Naomi Campbell, sirena in bianco
La presenza di Naomi Campbell alla sfilata di Del Core ha aggiunto un tocco di glamour in più all’evento. Icona senza tempo, la supermodella è apparsa sulla passerella in chiusura di sfilata, con un abito bianco che ha catturato l'attenzione di tutti i presenti. Il capo, con pannelli trasparenti sulla gonna e dettagli cut-out, simboleggiava perfettamente l’essenza della collezione: un mix di purezza e innovazione, che guarda al futuro ma senza dimenticare l'eleganza del passato.

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L'estetica "scientifica" di Del Core per la PE 2025
l tema centrale della collezione di Del Core per la Primavera/Estate 2025 ruota attorno alla figura della scienziata moderna, rappresentata come una donna forte, concentrata e immersa nel proprio lavoro. Abiti strutturati, grembiuli eleganti e lunghe linee fluide caratterizzano i capi, sottolineando un’eleganza raffinata che si fonde perfettamente con la funzionalità.

[idgallery id="2406492" title="Star ed eventi alla Milano Fashion Week Primavera Estate 2025"]

I camici bianchi, quasi trasparenti, evocano l’ambiente asettico dei laboratori scientifici, mentre guanti in lattice e copri-calzature azzurri, tipici delle strutture mediche, vengono rivisitati in chiave haute couture. Questa estetica scientifica rappresenta una riflessione più ampia sulla sovrapproduzione consumistica, tema trattato anche nel saggio Against Interpretation di Susan Sontag, che lo stilista ha consegnato come ispirazione alle sue "scienziate".

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Del Core immagina un futuro in cui scienza e moda dialogano in modo simbiotico, dove l’abbigliamento riflette il linguaggio criptato del mondo neurale e le possibilità diventano infinite. Un concetto che si traduce in una collezione innovativa, dominata da texture molecolari, linee precise e una palette cromatica pulita.