Dopo l'Europa centro-orientale, il ciclone Boris ha raggiunto l’Italia e sta sferzando con intensità tutte le province da Piacenza a Rimini. Colpite in particolare la città metropolitana di Bologna e la Romagna tutta, dove l’allerta meteo per il rischio idrogeologico è rossa (e non gialla o arancione come in altri territori interessati dalla perturbazione). A Rimini, dove secondo i meteorologi quello in corso potrebbe essere uno dei cinque eventi più intensi quanto a millilitri di pioggia caduti dal 1958 ad oggi, numerose strade risultano allagate, tutti i sottopassi sono stati chiusi perché sommersi, le spiagge soggette come in tutta la Riviera a violente mareggiate che spesso hanno invaso anche le corsie dei lungomari. Sempre nella città romagnola la pioggia battente ha allagato passando dalle coperture dei tetti le aule del tribunale e varie scuole - come l'istituto Boschetti-Alberti - nel corso della mattinata sono state evacuate. Strade allagate anche nelle campagne del Ravennate e a Cesena. A ridosso della strada consolare che collega Rimini e San Marino alcune antenne di Tim sono state danneggiate da pioggia e vento con centinaia di residenti non raggiungibili via telefono fisso, e mancare è anche la rete Internet. Il 19 settembre le scuole resteranno chiuse e sarà interdetto l’accesso ad alcune aree cittadine: il maltempo non darà tregua prima del pomeriggio di venerdì 20 settembre. Per questo motivo il Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa ha attivato il centro di coordinamento dei soccorsi in Prefettura mentre tutti i fiumi romagnoli e del Bolognese dall'Idice, al Savio, al Montone, al Lamone e al Ronco, gli stessi questi ultimi tre che avevano esondato nel maggio del 2023, saranno gli osservati speciali nelle prossime ore.