Luca Marinelli con "M - Il figlio del secolo" a Venezia: «Restiamo vigili, la storia si ripete»

AMICA 2024-09-05

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(askanews) - È un uomo opportunista senza ideali, che trasforma lo scontento in violenza, approfitta della debolezza della politica per prendere il potere e instaurare la dittatura, quello raccontato magistralmente da Joe Wright nell'attesissima serie M - Il figlio del secolo, presentata fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. Gli otto episodi che narrano la nascita del fascismo in Italia e l'ascesa al potere di Benito Mussolini, tratti dall'omonimo libro di Antonio Scurati, sono realizzati da Sky Original e arriveranno nel 2025 in esclusiva su Sky e in streaming su NOW. Mussolini è interpretato da uno straordinario Luca Marinelli.

Il regista ha spiegato l'attualità di questa storia: «Mussolini ha davvero scritto il manuale del populismo, che è stato poi adottato da tutti coloro che hanno voluto sfruttare le legittime preoccupazioni delle persone. Ovviamente ci sono differenze tra oggi e allora, ma anche molte similitudini. Bisogna restare vigili».
Luca Marinelli: "Bisogna conoscere la Storia"
Marinelli ha confermato: «Bisogna stare molto attenti, molto vigili come dice Joe, la storia si ripete. Dobbiamo conoscere la storia e spero, mi auguro, che questa serie, questo grande film, possa essere l'occasione per tutte le persone di rimettersi davanti o mettersi davanti alla storia, se ancora non è stato fatto».

Wright mostra bene tutta la violenza di quelle esigue truppe di sbandati che seguirono Mussolini dopo la prima guerra, diventate poi Fasci da combattimento, da cui nacque il Partito Nazionale Fascista. Quella violenza che è stata fondamentale nella sua ascesa al potere. «La violenza secondo me è proprio parte del fascismo, il fascismo è divisione, è rifiuto, lo vediamo in giro per l'Europa e per il mondo, ancora dittatori che usano questo», ha detto Marinelli.

Nella serie si pone in evidenza anche come Mussolini, giornalista, abbia utilizzato la stampa a proprio vantaggio. «Se fosse vivo oggi sicuramente userebbe i social media», ha affermato Wright. «Lui sfruttava quello che scopriva e lo utilizzava per accrescere il proprio potere».

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