(LaPresse) Il responsabile dell’organizzazione di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli commenta la vicenda Sangiuliano – Boccia, a conclusione dalla riunione esecutiva del partito: «Abbiamo detto che non c’è una questione di interesse pubblico, non ha speso un euro di soldi pubblici, non ci sono segreti di Stato svelati a persone che non avevano competenza. Si tratta di una questione di gossip e il gossip non ci interessa» ha detto. «Se poi qualcuno vuole fare il ministero per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio come fanno i talebani in Afghanistan, lo può fare, magari suggerisco Nello Trocchia come sottosegretario» ha ironizzato Donzelli. «Fiducia a Sangiuliano? Nessuno l’ha mai tolta, è un ottimo ministro della Cultura e forse disturba la sinistra proprio perché per la prima volta c’è un ministro della Cultura che non ha il complesso di inferiorità verso l’egemonia culturale della sinistra», ha continuato. «Giorgia Meloni ha ripetuto che non c’è una questione di interesse pubblico perché banalmente non un solo euro è stato speso in questa vicenda», ribadisce l’onorevole di FdI. Donzelli entra poi nel merito della presenza di Maria Rosaria Boccia all’interno del ministero della Cultura e agli eventi ad esso collegati: «Se vuole le dico quante persone che non hanno incarichi ufficiali frequentano i ministeri perché danno una mano, sono collaboratori, partecipano a riunioni, danno dei contributi ai progetti. Succede in tutti i ministeri e in tutti i governi, continuamente». A chi gli chiede se chiunque possa aver accesso a documenti del G7, anche in virtù delle preoccupazioni sollevate da alcuni paesi partecipanti in merito alla sicurezza dell’evento, il deputato risponde: «Problemi di sicurezza nazionale non esistono. Lo ha garantito Sangiuliano e io mi fido». Infine, sulla conferma del G7 cultura a Pompei: «Questo non lo so, va chiesto al ministro».