(LaPresse) «È un po’ più grande di me, non ci conoscevamo bene. So che cantava, voleva fare il cantante, aveva fatto il provino a X Factor. Era un ragazzo sorridente, era integrato nel paese». A raccontarlo è Gabriele, il 22enne di Suisio che conosceva Moussa Sangare, il cittadino italiano di origine maliana che nella notte tra giovedì e venerdì ha confessato l’omicidio di Sharon Verzeni. «Ha reso piena confessione, non c’è nessun movente. La signora Verzeni si è trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato», ha detto la procuratrice aggiunta di Bergamo Maria Cristina Rota.