Se domenica in Turingia trionfa il vannaccismo. Il caso Germania e la destra italiana

Corriere della Sera 2024-08-27

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Nella sua rubrica, «Palomar», Antonio Polito commenta le prossime elezioni che si terranno domenica in Turingia - regione della Germania orientale - e le sue ripercussioni sul dibattito politico italiano: «È possibile che cambi direzione – nota – dopo la tornata elettorale in Turingia e quindi in Sassonia e Brandeburgo». Basti pensare che in Turingia i tre partiti che compongono il campo largo che governa la Germania a Berlino, ossia socialdemocratici verdi e liberali, rischiano tutti e tre di non raggiungere la soglia del 5%, rimanendo così fuori dal Parlamento locale. L'estrema destra e i neonazisti dell'Afd, invece, sono dati dai sondaggi primi o al massimo secondi dietro o davanti alla Cdu. «Una forte affermazione dovrebbe averla anche una nuova formazione di populismo di sinistra – continua Polito - ma che condivide le stesse posizioni della destra riguardo ai migranti e alla Russia. Formazione che si è raccolta intorno al carisma di un’intellettuale marxista, Sarah Vaga, moglie tra l'altro di uno storico leader socialdemocratico tedesco, Oskar Lafontaine». «Ma un trionfo del ‘vannaccismo’ nel cuore dell'Europa porrebbe problemi seri anche al centrodestra italiano – evidenzia - Intanto riaprirebbe lo scontro sull'immigrazione tra Forza Italia e Lega. Tema caldissimo anche in Germania, dopo la scoperta che l’accoltellatore islamista di Solingen era un immigrato clandestino che doveva essere espulso. Ciò metterebbe Giorgia Meloni di fronte all'alternativa: interpretare il ruolo della destra moderata che in Germania rifiuta di allearsi con gli estremisti dell'Afd, o invece inseguire il vannaccismo sperando che non finisca per travolgere anche Salvini. Terremotare così la coalizione».

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