Ferdinando I, che i napoletani hanno affettuosamente soprannominato "re Lazzarone", non fa niente per meritare il favore del suo popolo, scontento per la povertà, desideroso di cambiamenti e bisognoso di libertà. Durante le riunioni, il re è sempre assente e umorale e l'unica sua preoccupazione consiste nel travestirsi ogni sera per girovagare per le strade e i vicoli della città, mescolarsi con gli avventori delle bettole e concedersi appassionate avventure amorose. Sono in molti a cercare di dare al popolo una coscienza e, tra gli agitatori, si distingue un noto saltimbanco che indossa costantemente la maschera di Pulcinella. E' lui a aver creato una canzonetta che dileggia il sovrano e quando re Ferdinando viene a saperlo, mobilita l'intero corpo di polizia sulle sue tracce. La gente però è decisa a proteggerlo e a non rivelare a nessuno la sua identità così quando il re la scoprirà, sarà già troppo tardi e si vedrà costretto a fuggire dinanzi alla rivoluzione.