Un anno fa, è stato uno dei film più amati. Amati e premiati. Paradise Is Burning, in concorso nella sezione Orizzonti del Festival di Venezia 2023, alla fine vinse il premio per la miglior regia, andato a Mika Gustafson. Svedese, classe 1988, al primo film di finzione: subito premiata. Il suo “paradiso che brucia", lo racconta così: «Paradise Is Burning è una dichiarazione d'amore alla sorellanza. A coloro che conoscono la tua storia e ti hanno reso ciò che sei. Un legame che è più forte di tutto il resto. Una benedizione e una maledizione allo stesso tempo. Per me il film parla della transitorietà del tempo e della vita. Di ricordi e riconciliazione. Voglio mostrare cosa significa essere un essere umano in quei momenti in cui l'euforia della libertà si scontra con la disperazione totale e con l'umorismo quotidiano che c'è in mezzo».
Paradise is Burning è in sala dal 29 agosto: racconta di Laura (16 anni), Mira (12) e Steffi (7) che vivono da sole in un quartiere operaio di una città svedese, la madre assente. È estate è la libertà è assoluta. Finché i servizi sociali non minacciano questa famiglia-paradiso. Per evitare che la loro felicità vada in fumo, la maggiore deve trovare una soluzione, costruendo una bugia. A favore delle autorità e delle sorelle... Quattro donne, tre davanti e una dietro la macchina da presa, che vi bruceranno il cuore...