«Tre giorni di vacanza in più, siamo stati fortunati! - trova la forza di scherzare Mario Moccia, campano in vacanza con l’amico Carmine Formicola nelle isole portoghesi - Un’esperienza da incubo, eravamo in trappola e la compagnia era sparita. In pratica abbiamo speso il triplo del budget previsto e questo volo salvezza lo abbiamo pagato oltre mille euro!». Stanchi, esasperati, per la lunga attesa per il rientro in Italia e per i «disagi subiti», alcuni costretti a dover affrontare spese supplementari per alloggi, vitto, anche di mille euro e più. Tra di loro diversi bambini. Non solo romani ma anche di Milano, dell'Umbria, delle Marche, dell'Abruzzo e della Campania. Alcuni hanno raccontato che non tutti sono riusciti a rientrare con il volo di emergenza: c'è chi ha parlato 20-25 e chi, invece, 30-40 rimasti a Madeira. Sono alcune delle testimonianze dei circa 200 italiani rientrati questa sera a Fiumicino, dopo essere rimasti bloccati nell'arcipelago portoghese dal 15 agosto, a causa del maltempo. «Mia madre ha un tumore e doveva tornare per fare le visite, è stravolta da questa esperienza- racconta anche lei esausta Michela, 23enne romana del Portuense tra i 200 passeggeri appena sbarcati a Fiumicino dopo essere rimasti in ostaggio per quattro giorni all’aeroporto di Madeira - . È stato assurdo, la sera di Ferragosto con il volo cancellato, abbiamo dovuto cercarci una sistemazione ed era solo l’inizio del calvario. Voglio denunciare il fatto che noi siamo a casa ma ci sono altri 50 italiani del nostro volo ancora bloccati in Portogallo». «Sono diabetico e avevo l’insulina contata, mia madre dall’Italia si stava già organizzando per inviarmi la medicina salvavita» riassume i quattro giorni di agonia anche Marco Baruzzi, bolognese ventenne in vacanza con gli amici a Madeira. Doppio incubo per la comitiva emiliana che aveva già subito la cancellazione del loro volo con Edelweiss e poi riprogetti proprio con quello della Wizzair saltato anch’esso. «Abbiamo dormito a spese nostra dopo la prima notte in aeroporto- racontano gli amici bolognesi Filippo Ricci e Enrico Filippi - la compagnia ci ha dato a malapena un buono da cinque euro per mangiare, ridicoli. Abbiamo speso 1700 per questo volo che ci ha riportato a casa, altro che volo di emergenza. Ma la follia è che ci sono altri ancora bloccati ma su questo volo c’erano almeno venti posti liberi. Assurdo».