Molti dicono di disprezzarli, ma tutti li canticchiano. I tormentoni estivi sono un elemento inevitabile delle nostre estati. E, a dire la verità, non solo, visto che i brani dotati di ritornelli killer che entrano in testa sono ormai una costante della musica di tutto l'anno. Non a caso, al Festival di Sanremo è ormai normale ascoltare brani che potrebbero essere benissimo utilizzati per le pubblicità estive di cornetti al cioccolato o creme solari. I brani uptempo sono sempre più centrali nel panorama musicale italiano (e non solo), e in classifica è sempre più difficile trovare ballad nostalgiche o brani dal forte carattere cantautorale. Allo stessso tempo, però, la caccia ai tormentoni sta portando inevitabilmente a una proliferazione quasi infinita di brani simili tra loro. Di sound che si ritrovano in più canzoni, di stili che si sovrappongono. In questo contesto, quindi, a farsi notare di più sono le canzoni che riescono a portare novità, nei temi raccontati, nei suoni utilizzati.
È per questo motivo che Storie brevi di Annalisa e Tananai è forse la canzone che in queste settimane sta conquistando più successi. Non rinunciando alla sua vocazione come "tormentone", infatti, Storie brevi alterna amore e malinconia, parlando di una coppia che si isola nel suo amore. E che è portatrice di una progettualità spesso dimenticata, soprattutto nel tempo estivo. Una storia piena di nostalgia e di futuro, che non si riduce a un insieme banalotto di sensazioni trite e ritrite, tra elenchi di cocktail e sole in fronte. Anche il brano - così come la storia d'amore che racconta - è destinato a durare nel tempo? Sembra proprio di sì.