Il super-computer Leonardo presto sarà il passato. In arrivo, infatti, il suo erede che sarà dieci volte più potente e si chiamerà Lisa. Ad annunciarlo è il presidente del Cineca Francesco Ubertini durante la visita che si è tenuta  proprio a Leonardo. «Stiamo lavorando alla crescita dell’infrastruttura – spiega – tra pochissimo sarà pronto l’upgrade di Leonardo che si chiamerà Lisa in onore di Monna Lisa». ​Ma non sarà l’unica novità. All’interno del centro tecnologico bolognese è già stata attrezzata una stanza, chiamata Quantum Hall, che ospiterà due computer quantistici. La nuova generazione di computer arriva in anticipo rispetto a quanto previsto in un primo momento e sarà diversa da quella attuale: «Secondo gli esperti — prosegue Ubertini — la nuova generazione potrebbe essere una tecnologia mista, ibrida, dove alcune componenti quantistiche sono utilizzate nei super-computer tradizionali per accelerarli. In questo momento c’è una spinta incredibile verso queste nuove tecnologie per l’impatto che hanno sull’industria e sulla società in generale, ma anche per le grandi sfide che l’umanità deve affrontare. Noi cerchiamo di mantenere il passo». Per dare una dimensione del lavoro che svolge oggi Leonardo è importante sapere che «la sua potenza si misura in operazioni al secondo». Il super-calcolatore bolognese compie 250 milioni di miliardi di operazioni al secondo. In pratica, spiega Ubertini, un’ora di lavoro di Leonardo equivale a 920 anni di lavoro di un portatile. Le applicazioni su cui può intervenire sono le più svariate, «dal mondo della ricerca a quello dell’innovazione, dalla medicina all’osservazione della Terra, dalla fisica delle particelle ai gemelli digitali, dalle previsioni meteo allo sviluppo di nuovi materiali, di nuovi prodotti, dell’intelligenza artificiale». Ora, però, non resta che guardare avanti. Secondo la tabella di marcia del Cineca, l’upgrade Lisa e i computer quantistici entreranno in funzione tra la fine di quest’anno e l’inizio dell’anno prossimo