Milano, 4 lug. (askanews) - Una stagione influenzale molto difficile: nel 2023-24 si sono registrati picchi di incidenza mai visti in precedenza, eppure le coperture vaccinali, in base ai primi dati, sembrano calate, anche nelle categorie più a rischio come i bambini e gli anziani sopra i 65 anni. Una situazione che preoccupa la Società Italiana d'Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica."La disaffezione verso il vaccino - ha spiegato ad askanews la professoressa Roberta Siliquini, presidente della SItI - è un problema estremamente complesso e deriva da molti fattori tra cui probabilmente la pandemia: il tanto parlare di vaccini durante la pandemia non ha aiutato. Purtroppo quest'anno effettivamente abbiamo avuto basse coperture vaccinali, coperture molto inferiori a quello che ci aspettavamo ed è veramente un'occasione persa soprattutto per le persone anziane e le persone fragili perché l'influenza non è una patologia banale come purtroppo spesso si usa a dire, ma in queste persone provoca migliaia di morti all'anno in modo diretto e indiretto e numerosissime ospedalizzazioni".Alla luce di questa situazione e dei rischi per la salute pubblica, la Società vuole rilanciare le campagna vaccinale, sottolineando la gratuità del vaccino antinfluenzale per molti italiani, come previsto dall'ultima circolare del ministero della Salute. "È gratuito per gli over sessantenni - ha aggiunto la professoressa - per tutti i pazienti fragili, ma anche, non voglio dimenticarlo, per le donne in gravidanza durante il periodo influenzale, per gli operatori sanitari e anche per i caregiver, quindi chi si occupa delle persone fragili. In questo senso però è necessario sottolineare che esistono diversi tipi di vaccino, non parliamo di vaccinazione tout cour, con utilizzi più o meno appropriati a seconda della persona che lo deve ricevere. Ad esempio per i pazienti fragili e anziani abbiamo dei vaccini adiuvati o ad alto dosaggio che provocano una risposta immunitaria più efficiente soprattutto in questi pazienti".In questo contesto, la raccomandazione della Società Italiana d'Igiene è quella di applicare la circolare, che parla di una governance delle strategie vaccinali da parte dei dipartimenti di prevenzione con un'offerta ampliata e con l'attenzione a prescrivere ai pazienti i vaccini più idonei. "La raccomandazione - ha concluso Siliquini - è quella di applicare la circolare. La circolare parla chiaramente di una governance delle strategie vaccinali da parte dei dipartimenti di prevenzione. È quindi buono che si sia allargata l'offerta vaccinale, la possibilità di ricevere la vaccinazione in molti luoghi, medici di medicina generale, farmacie, ospedali, è però importante che tutti questi soggetti prescrivano per i propri pazienti i vaccini che sono a loro più idonei".