La giustizia italiana ha riaperto il caso di un duplice omicidio che 33 anni fa era accaduto a Vicenza, quello che aveva visto la morte dell'avvocatoPierangelo Fioretto e della moglie Mafalda Begnozzi, accaduta il 25 febbraio del 1991. Il cinquantottenne pregiudicato Umberto Pietrolungo di Cetraro (Cosenza) è stato arrestato su ordine del gip del capoluogo berico, perché ritenuto l'esecutore dei due delitti. La svolta delle indagini, come ha spiegato il Procuratore di Vicenza Giorgio Bruno, a distanza di oltre un trentennio è avvenuta grazie all'evoluzione delle tecnologie investigative come quelle legate al Dna e all'interpretazione delle impronte digitali. A consentire di risalire al presunto omicida sarebbero state- come hanno evidenziato gli inquirenti- le impronte digitali parziali sul silenziatore di una pistola e il profilo genetico rilevato in un guanto usato per l'assassinio. Le foto segnaletiche hanno permesso ad alcuni testimoni il riconoscimento del cinquantottenne nonostante fossero passati 33 anni. Pietrolungo, legato all''ndrangheta è stato raggiunto dal provvedimento nel carcere di Cosenza, dov'è detenuto per altri reati. (video/testo Rebecca Luisetto)