(LaPresse) "È successo intorno alle 15 di mercoledì 8 maggio. Se non lo avessi aiutato sarei stata assalita dai sensi di colpa. Lui mi diceva 'non mi stai aiutando in una situazione come questa', poi continuava 'ho il telefono scarico'. A ripensarci sembrava un attore, un manipolatore. Non sono stata abbastanza lucida da capire, data la situazione anche per le macchine in coda, mi sono lasciata convincere, nonostante fosse vestito in maniera trasandata". Sono le parole della studentessa che ha denunciato per stupro Simone Borgese, 39enne già condannato nel 2015 per un'altra violenza ai danni di una tassista. "Sono state due ragazze a farmi trovare il coraggio di denunciare. Non mi sono pentita di questa scelta. Ho denunciato il giorno stesso. Sul treno ho incontrato due ragazze che mi hanno accompagnata a casa e poi mi hanno portata al Commissariato. Arrivata lì ho trovato una poliziotta che mi ha assistita e che ha preso la denuncia", ha aggiunto.