San Pietroburgo, 6 giu. (askanews) - Il presidente russo Vladimir Putin, incontrando le agenzie di stampa internazionali a margine dello Spief'24, il Forum economico di San Pietroburgo, in Russia, ha minacciato, di fatto, l'Occidente con il proposito di fornire armi anche a Paesi terzi per colpire, appunto, interessi occidentali. Riguardo alle forniture occidentali di armi all'Ucraina, ha spiegato che "la risposta potrebbe essere asimmetrica"..."Ci penseremo - ha detto - tali azioni hanno già raggiunto il massimo livello di degrado, distruggeranno le relazioni internazionali e comprometteranno la sicurezza internazionale. Ma alla fine, se vediamo che questi Paesi sono coinvolti in una guerra contro di noi - con una loro partecipazione diretta in una guerra contro la Federazione russa - allora ci riserviamo il diritto di agire allo stesso modo". "La fornitura di armi contro di noi non può rimanere senza conseguenze e queste conseguenze si verificheranno sicuramente", ha aggiunto.Il forum di San Pietroburgo è l'evento politico-aziendale più grande della Russia, al quale partecipano i rappresentanti di 136 Paesi tra cui, quest'anno, anche una delegazione di talebani, tornati al potere in Afghanistan, con i quali Putin ha detto di voler stabilire delle relazioni."L'Afghanistan rappresenta una questione delicata e molto importante - ha precisato - ma dobbiamo stabilire relazioni con il governo dei talebani. In generale, abbiamo stabilito dei contatti - so che anche l'Afghanistan li sta sviluppando. Allora andremo avanti. Dobbiamo in qualche modo stabilire relazioni con un Paese vicino"."Siamo sempre partiti dalla realtà: i talebani controllano il potere in Afghanistan - ha concluso Putin - e, naturalmente, dobbiamo garantire che tutti gli accordi siano conclusi a livello di Nazioni Unite".Il presidente russo si è espresso anche, sarcasticamente, sulla decisione di non invitare la Russia in Francia per l'ottantesimo anniversario dello sbarco in Normandia: "Non ci farà male", ha detto.