Milano, 29 mag. (askanews) - Un mercato che entro il 2030 raggiungerà un valore di 500 miliardi di euro, nel quale l'Italia sta giocando una partita da protagonista. Stiamo parlando delle innovazioni nel settore del computing, e per capire scenari e prospettive abbiamo interpellato Obloo, operatore di Venture Capital specializzato nel Deep Tech."La nostra definizione di Future of Computing - ha detto ad askanerws Misal Giuseppe Memeo, Partner di Obloo Ventures - è sostanzialmente racchiudere tutte le tecnologie che includono la parte hardware e software, ovvero, per capirci in modo più semplice, il ferro e il codice, ovvero tecnologie che abilitano lo svolgimento di calcoli computazionali e quelle invece che sfruttano grandi risorse computazionali per ottenere dei risultati. Ci focalizziamo su tecnologie in ambito computazionale che molto spesso devono ancora essere immaginate pensate perché il nostro sguardo è tipicamente rivolto a dieci, quindici, vent'anni più in là. Quindi davvero ci muoviamo al limite del sapere, al limite dello sviluppo delle tecnologie in ambito computazionale".Gli operatori di venture capital stanno investendo fortemente sull'intelligenza artificiale, seguita dal quantum computing, ambito nel quale nei prossimi dieci anni convergeranno anche finanziamenti globali governativi. "In generale - ha aggiunto il rappresentante di Obloo Ventures - il grande ausilio che queste tecnologie ci mettono a disposizione è la possibilità di esplorare diversi scenari che altrimenti richiederebbero decine di anni per essere testati campo a livello materiale, per capire se una soluzione funziona oppure no".Le applicazioni industriali sono molteplici e vanno dal settore automobilistico ai servizi finanziari, fino alla scoperta di nuovi farmaci. "Se guardiamo allo sviluppo delle tecnologie - ha concluso Misal Memeo - molto spesso una tecnologia era stata sviluppata per un certo tipo di utilizzo mentre poi ci ritroviamo a distanza di dieci anni a scoprire che il primo utilizzo di quella tecnologia è completamente diverso, non era neanche stato pensato. Per questo noi siamo investitori siamo molto verticali su una tecnologia ma orizzontali rispetto a quelle che sono le applicazioni industriali o nella società di queste tecnologie. Quindi in realtà per la risposta a come ci immaginiamo possa essere uno scenario da qui a dieci anni, la bellissima notizia è che con tutte queste nuove tecnologie non lo sappiamo. Sicuramente sarà molto diverso, riusciremo a risolvere problemi che oggi pensiamo irrisolvibili, ma soprattutto riusciremo a risolverli come mai avremmo potuto pensare di poterli risolvere".L'auspicio di Obloo Ventures è che in Italia si continui a considerare strategico il settore e non si smetta di concentrarvi gli investimenti, per non rischiare di perdere il treno di quella che viene definita "una nuova rivoluzione industriale".