Milano, 27 mag. (askanews) - Da una canzone è nato l'album, "FRA" il nuovo lavoro di Gigi D'Alessio esce a 4 anni di distanza dal precedente disco. Le 10 tracce spaziano tra nuovi brani e indimenticabili hit, ma il punto di partenza è ben preciso."Perché io ho sentito il bisogno di dedicare una canzone a mio figlio, l'ultimo nato, che si chiama Francesco, e da lì è nato tutto un percorso in maniera molto naturale. Ho cominciato a scrivere qualche altra canzone inedita. Poi ho detto siccome negli anni scorsi durante i concerti di Piazza del Plebiscito ho avuto tanti ospiti, ma tra gli ospiti ho avuto anche Alessandra Amoroso, con la quale duettammo con questa canzone che ho messo nel disco 'Un cuore malato'. Ho detto ma perché lasciarla solo a piazza per Plebiscito Live e non metterla nel disco? La stessa cosa è successa con Elodie, con 'Io Vorrei' che nacque così proprio veramente quasi per gioco, dire dai Gigi mi fai a cantare un po' 'Io Vorrei' insieme a te e la accennammo al pianoforte, poi l'abbiamo prodotta in studio di registrazione con la magnifica partecipazione di Ernia. Per quanto riguarda il mio figlio, il duetto che faccio con mio figlio Luca in 'Primo appuntamento', è stato una sua idea. Un giorno mi ha mandato un messaggio whatsapp con la mia canzone e mi dice: papà guarda ho tolto la tua voce, io ho voluto raccontare i tuoi primi appuntamenti quello che hai avuto tu e quello che abbiamo noi oggi della nuova generazione".Centrale la collaborazione con Geolier, da molti considerato erede di Gigi, ma soprattutto esponente di spicco della nuova scena napoletana."Io non credo di essere erede di qualcuno, nessuno sarà mio erede. Siamo delle persone, ognuno di noi fa delle cose belle, ognuno di noi fa qualcosa e segue il suo percorso. Io credo che Geolier comunque, in questo momento, ha dato qualcosa di importante a Napoli. E Napoli ha fatto la stessa cosa con lui. Credo che avrà sicuramente una lunga carriera davanti, perché non solo è un ragazzo puro, ma quello che scrive è molto molto vero. È un ragazzo che è cresciuto in mezzo alla strada, è nato in un quartiere difficile e comunque è uno che vive lì e che incoraggia tutti i suoi coetanei a non mollare mai".Un momento d'oro questo per la musica napoletana, non solo rap."Io ho vissuto tanti pregiudizi, anche se cantavo in italiano mi dicevano che non mi passavano in radio perchè si sentiva che ero napoletano, pensate un po'. Oggi sentire che tutta l'Italia canta anche il napoletano per me è un motivo di grande orgoglio".Gigi D'Alessio si prepara inoltre a partire per una lunga serie di appuntamenti live, a cominciare dagli 8 concerti tutti sold out di "Gigi-Uno come te-L'emozione continua" in Piazza del Plebiscito a Napoli.