(Adnkronos) - Sono davvero tanti gli studi che continuano ad evidenziare il ruolo strategico del microbiota nelle risposte che il sistema immunitario organizza contro i più svariati agenti patogeni. In realtà, di microbioti l’organismo umano ne ospita più d’uno, variamente distribuiti nei suoi tanti distretti: dalla pelle, alla bocca, alla vagina e alle vie urinarie, al naso e alle basse vie respiratorie. La principale comunità microbica commensale, tuttavia, si trova nell'intestino che ospita al suo interno miliardi di microrganismi. Ed il microbiota intestinale, per effetto della sua composizione e dei prodotti metabolici elaborati dai batteri che lo compongono, influenza fortemente le funzioni fisiologiche dell'ospite, tra le quali quella immunitaria. A loro volta, le condizioni generali dell’ospite e la funzionalità del suo sistema immunitario sono considerati fattori importanti per modellare la corretta composizione di un microbiota sano. Si comprende facilmente, allora, come tra microbiota ed organismo ospite esista una stretta relazione di interdipendenza che si traduce, tra l’altro, in un’azione regolatoria delle funzioni immunitarie e, dunque, in una più efficace azione di difesa tanto nell'intestino quanto anche in altri organi. Una conferma recente a tali premesse deriva dalle evidenze che hanno rimarcato, per esempio, il ruolo del microbiota intestinale nell'influenzare l’insorgenza e la gravità clinica della Covid-19. Tratterà di questo interessante argomento la prossima puntata di “Fermenti, il segreto della vita” prevista per venerdì 24 maggio, condivisa da ADNKronos Salute e, come sempre, curata dall’immunologo Mauro Minelli della Fondazione per la Medicina Personalizzata.