Cannes, 16 mag. (askanews) - Racconta la storia di un gruppo di soldati, ma soprattutto di uomini in guerra "I dannati", il film di Roberto Minervini presentato a Cannes nella sezione "Un certain regard". Siamo nell'inverno del 1862, nel pieno della guerra di Secessione. Il regista segue i suoi soldati come se fosse in un documentario, racconta il loro lato più intimo, i sogni, la voglia di vivere e di futuro. "I dannati, o condannati, sono un gruppo di persone che si trova, loro malgrado, all'interno di un conflitto del quale non capiscono a pieno la ragione e quindi inizia una ricerca spasmodica di una via d'uscita. - ha raccontato il regista - Quindi la guerra, o comunque il conflitto, diventa una condizione esistenziale dalla quale non riescono ad uscire".Il regista italiano vive da anni negli Stati Uniti e questo è il suo primo film di finzione, storico, in costume, che però non sacrifica il realismo dei lavori precedenti. "Raccontare un film di guerra oggi, senza essere troppo referenziali, secondo me poteva essere fatto unicamente facendosi guidare dai personaggi, quindi incentrare l'attenzione unicamente su di loro, perché poi era l'essenza umana o umanista della storia che mi interessava" ha spiegato. L'idea del film nasce anni fa, Minervini ha effettuato le riprese nel 2022. Oggi le guerre sono riesplose e rendono il film ancora più attuale. "Il film è un percorso secondo me personale ma è anche una riflessione sullo stato delle cose, dove, appunto, guerre possono giustificare, si va alla ricerca della giusta causa per la guerra, che può portare a conflitti atroci, come i due che ci troviamo a testimoniare oggi" ha concluso Minervini.(Intervista video di Emanuele Bigi)