Una tendopoli in piazza Scaravilli per dire no agli accordi con le università e le aziende israeliane in piena solidarietà con il popolo palestinese. È cominciato domenica sera, 5 maggio, a Bologna un presidio permanente per proseguire la battaglia che negli ultimi mesi ha visto diversi gruppi antagonisti e associazioni contrapporsi alle politiche dell'ateneo. L'incontro dello scorso 24 aprile con il rettore Giovanni Molari non ha placato i movimenti che chiedono all'Università di Bologna interventi concreti sul tema. «Questo accampamento è il primo in Italia - fanno sapere dal Cua - ma la mobilitazione si sta espandendo a macchia d'olio». «Il genocidio deve finire - fanno eco i Giovani palestinesi - la complicità accademica, istituzionale e finanziaria deve finire. Le studentesse e gli studenti dell'università di Bologna sono in piazza perché questo accada immediatamente».