Benedetta Porcaroli: «La mia Maria una ribelle in lotta per libertà»

AMICA 2024-05-06

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(askanews) - Dopo la presentazione al Torino Film Festival, arriva al cinema dal 23 maggio Vangelo secondo Maria di Paolo Zucca, tratto dal libro omonimo di Barbara Alberti che ha partecipato anche al soggetto e alla sceneggiatura.

Benedetta Porcaroli è una giovane Maria di Nazareth "ribelle", che non accetta il suo destino; vuole imparare a leggere e a scrivere, emanciparsi, fuggire lontano e scoprire il mondo. In Giuseppe, Alessandro Gassmann, più grande di lei, trova un maestro di vita e un complice, non avendo però fatto i conti con i sentimenti e il disegno divino che le viene presentato dall'angelo dell'annunciazione.
Benedetta Porcaroli: "Mi sono ispirata alle eroine"
Una Maria modernissima, Benedetta Porcaroli: "È un'eroina al cento per cento. Questa ragazza ha così tanti passaggi emotivi che per me è stato commovente interpretarla, mi sono ispirata a tutto quello che ho visto, eroi, eroine, a tutto quello che per me significa una lotta per la libertà, che poi è quello che facciamo tutti fondamentalmente, lottiamo per la libertà".
Alessandro Gassmann: "L'incontro di due solitudini"
Alessandro Gassmann è un uomo fuori dal suo tempo, aperto: "È un saggio, ha viaggiato molto, conosce le cose, e quello è il punto di contatto con una ragazza ribelle e intelligente come Maria. È l'incontro di due solitudini, che si scoprono e risolvono le loro esistenze con questa relazione che nasce, ho trovato molto interessante nel film l'umanizzazione di questi personaggi".
Paolo Zucca e Barbara Alberti: un lavoro certosino
Il regista Paolo Zucca pensava a questo film con Barbara Alberti da 15 anni; rispetto al libro, che è raccontato in prima persona da Maria, è più approfondito il personaggio di Giuseppe e il finale è diverso: «Abbiamo fatto un lavoro preciso, certosino, sui dialoghi, ogni parola che dicono i personaggi siamo andati a vedere se nella Bibbia esiste; Quando non c'era l'abbiamo cambiata e riscritta, secondo me è stato un lavoro invisibile ma importantissimo».

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