Dopo quattro giorni e quattro notti ha deciso di scendere. Leonardo Moretti, 61 anni, ha finalmente lasciato la gru del cantiere di fianco al palazzo di giustizia che aveva “occupato” giovedì scorso (2 maggio) in segno di protesta.
La decisione è arrivata dopo cinque colloqui con la pm Christine Von Borries che anche domenica pomeriggio e stamattina alle 8.30 è salita sul tetto dell’edificio in costruzione per parlare a lungo con Moretti e convincerlo a scendere. «Non sono pazzo - aveva detto l’uomo decisamente provato - voglio essere sicuro che una volta giù non mi facciano il Tso e voglio che qualcuno si occupi seriamente del mio caso. Sono stato condannato con sentenza definitiva dopo 15 anni dai fatti in assenza degli avvocati. E tutte le mie denunce non sono andate avanti». La pm è tornata nuovamente nel cantiere appena Moretti è sceso dalla gru. Durante questi quattro giorni gli amici di Moretti, alcuni fiorentini, altri arrivati dall’Umbria, si sono alternati ai piedi della gru per non farlo sentire solo. «È una vicenda paradossale - dice l’avvocato Michele Vincelli, difensore di Moretti che lo ha difeso solo nell’ultimo ricorso in Cassazione - in cui c’è stata una grave violazione del diritto di difesa»