ROMA (ITALPRESS) - Il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo alla riforma del Patto di stabilità e crescita. Per il commissario europeo agli Affari Economici Paolo Gentiloni “le regole approvate sono più flessibili, più aperte agli investimenti e danno più autonomia agli Stati membri rispetto alle attuali". Con la riforma sarà più difficile per la Commissione sottoporre uno Stato membro a una procedura per i disavanzi eccessivi se saranno in corso investimenti ritenuti essenziali. Tutte le spese nazionali per il cofinanziamento dei programmi finanziati dall'Unione Europea saranno escluse dal calcolo delle spese di un governo, incentivando così gli investimenti. I paesi con un debito eccessivo saranno tenuti a ridurlo in media dell'1% all'anno se il loro debito è superiore al 90% del PIL, e dello 0,5% all'anno in media se è tra il 60 e il 90%. Inoltre gli Stati avranno tre anni supplementari oltre ai quattro standard per raggiungere gli obiettivi di un piano nazionale. Tutti i paesi dovranno presentare piani a medio termine che definiscano i loro obiettivi di spesa e come saranno intrapresi gli investimenti e le riforme.
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