Alan Sorrenti e la sua Roma: «Una città che accoglie tutti a braccia aperte»

Corriere della Sera 2024-04-23

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Alan Sorrenti, 73 anni, eterno «figlio delle stelle», riempie il club romano Alcazar (data sold out) per il lancio del tour «Cosmica» con la band (stesso titolo del nuovo singolo prodotto da Bruno Belissimo, bassista e dj). Moltissimi i giovani che ballano sotto palco, alcuni tedeschi, intonando a memoria le strofe di tutte le canzoni (tra i momenti clou l'interpretazione di Tu sei l'unica donna per me con Tony Esposito alle percussioni). L'artista, per metà napoletano e per metà gallese, ripercorre i momenti più importanti del suo viaggio umano e professionale, dall'arrivo nella Capitale negli anni Settanta, all'evoluzione della musica nell'era della tecnologia e dell'intelligenza artificiale. «Chi sono i Figli delle stelle di oggi? Noi eravamo sognatori, ma in un modo più legato all'estetica e ai cambiamenti di costume. I ragazzi di oggi lo sono all'ennesima potenza con un approccio più concreto: pensano all'ambiente e a come salvare il pianeta». 

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