Roma, 19 apr. (askanews) - L'obiettivo di raggiungere quota zero consumo di suolo entro il 2050, fissato da Regione Lombardia, detta le regole per la realizzazione di nuovi edifici, sia civili che industriali. L'impostazione, sempre più diffusa anche nel resto del Paese, rende la demolizione lo strumento chiave per poter riutilizzare le metrature già coperte. Il processo, tuttavia, va concepito in modo profondamente innovativo. A parlarcene è Sandy Camozzini, procuratrice aziendale di Monaci Demolizioni Speciali, società che da anni opera nel settore:"Non bisogna distruggere ma decostruire, al fine di operare una demolizione ecosostenibile e rispettosa dell'ambiente. E' fondamentale che i materiali derivanti dalle opere di demolizione siano inoltre selezionati prima della demolizione totale, solo così, infatti, sarà possibile avviarli a riciclo."Tra gli strumenti per farlo c'è la demolizione selettiva, che prevede una rigorosa classificazione dei materiali prima della demolizione e la loro separazione in frazioni omogenee già durante la fase iniziale della demolizione, al fine di favorirne il recupero. Ma la gestione dei rifiuti rappresenta solo una delle criticità da affrontare in un cantiere."Bisogna fare attenzione alle polveri - prosegue Camozzini - perciò in cantiere dovranno essere utilizzati dei mezzi di nebulizzazione delle polveri, dei sistemi per monitorare e valutare in corso d'opera le vibrazioni che si possono propagare all'esterno del cantiere, e i rumori."Fondamentale è l'elaborazione di un progetto di demolizione ad hoc che consenta di migliorare l'organizzazione del cantiere. "La progettazione di un intervento di demolizione è fondamentale - afferma Corinna Cereda, Project Manager di Monaci Demolizioni Speciali - Ogni cantiere è un cantiere a sé stante, dipende dalla localizzazione dell'intervento, dalle dimensioni della struttura o del manufatto da demolire, dalle condizioni ambientali al contorno o dalla tipologia di manufatti da rimuovere. Esistono dunque diverse tecniche di demolizione che vanno dal piccolo escavatore radio comandato al grande escavatore di 900 o 1000 quintali di portata. Altrettanto fondamentale è che l'impresa a cui ci si rivolge per la demolizione abbia una struttura di project management che controlli, durante tutto l'andamento del cantiere, se gli obiettivi definiti nel progetto vengono rispettati"Un aspetto che deve essere determinante nella scelta dell'impresa a cui affidarsi è l'attenzione posta sulla sicurezza, come evidenzia Beatrice Consiglio, addetto al servizio di prevenzione e protezione della Monaci Demolizioni Speciali: "Molte volte le regole riguardanti la sicurezza vengono applicate solo su carta. E' fondamentale, dunque, che il committente scelga delle imprese che riescano a portare queste regole anche in cantiere."