Al via la campagna della Lega del Filo d'Oro "Spazio ai Sogni"

Askanews 2024-04-08

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Roma, 8 apr. (askanews) - La Fondazione Lega del Filo d'Oro ETS - Ente Filantropico è da 60 anni al fianco di bambini e adulti sordociechi, che "non vedono e non sentono, ma di certo sognano": come ricorda Neri Marcorè nello spot della campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi "Spazio ai sogni", di cui è protagonista insieme a Renzo Arbore. Sognano di fare grandi progressi, all'interno di una casa realizzata con ambienti fatti su misura per loro, dove possano essere seguiti da operatori capaci di leggere i loro bisogni ma anche le loro potenzialità e dove ci sia lo spazio per le loro famiglie, al fine di intraprendere un percorso che li accompagni per tutta la vita. Questa casa esiste già: è il Centro Nazionale di Osimo, che poggia le sue fondamenta su un sogno iniziato nel 1964 e che nel marzo dello scorso anno è diventato realtà. Perché alla Lega del Filo d'Oro si lavora ogni giorno, da oltre mezzo secolo, per rendere possibili cose che sembrano irrealizzabili.All'interno del Centro Nazionale opera il Centro Diagnostico della Fondazione, una struttura unica in Italia dove un'équipe interdisciplinare psicopedagogica e medica elabora per ogni utente un percorso educativo-riabilitativo personalizzato, mettendo a disposizione competenze specialistiche per l'indagine diagnostica, la valutazione e il trattamento precoce di bambini al di sotto dei 6 anni. È il luogo in cui avviene il primo incontro tra la Fondazione e le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali: un incontro, raccontano le famiglie, che cambia loro la vita, perché dopo aver sentito tanti "no", per la prima volta qui scoprono che oltre i limiti c'è un mondo di possibilità, anche per loro.Attraverso la campagna #spazioaisogni, a cui tutti possono contribuire con una chiamata da rete fissa o un sms al numero solidale 45514, sarà possibile supportare le attività del Centro Diagnostico, che da settembre 2022 ha raddoppiato i posti disponibili, permettendo così di accogliere non più quattro, ma ben otto persone contemporaneamente insieme alle loro famiglie, riducendo le liste d'attesa. Nel 2023 il Centro Diagnostico della Fondazione ha trattato 145 utenti, effettuando 55 interventi precoci.

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