Milano, 29 feb. (askanews) - "Skills 4 Social Innovation. I talenti di tutti per costruire il futuro": è il tema sul quale il Social Innovation Campus ha invitato in Mind - il distretto dell'innovazione di Milano - studenti delle scuole superiori, universitari ricercatori e startupper a confrontarsi con rappresentati delle imprese, finanza terzo settore, cooperazione e istituzioni. Sottese alla due giorni di lavori - tra dibattiti, hackaton, laboratori didattici e workshop - ci sono due forze: da un lato la domanda dei giovani per essere, con le loro conoscenze e il loro futuro lavoro, attori di innovazione sostenibile e impatto positivo sulla società; dall'altro la consapevolezza del mondo produttivo e della formazione della necessità di dare risposta a questa domanda con scelte innovative e coraggiose.Giunto alla quinta edizione il Social Innovation Campus - evento ideato dalla Academy di Fondazione Triulza - si conferma così da anni come appuntamento da cui prendono il via nuovi percorsi di lavoro e impegno per implementare il raggio d'azione del "laboratorio" Mind, uno dei pochi distretti tecnologici a livello internazionale con un dinamico cluster di economia sociale "Il mondo è cambiato anche perché è molto più complesso. Un tempo si poteva affrontare con una sapienza e un sapere molto verticale, ma ormai questo non basta più. Non è un caso che si punta molto sulle soft skills, cioè su quelle capacità di relazionarsi, di mettersi insieme, anche tra mondi molto diversi - dice Massimo Minelli, presidente di Fondazione Triulza - Il Social Innovation Campus vuole essere una grande palestra con i giovani affinché il mondo del domani sia affrontato insieme da profit e no profit: ci sarà chi si occupa di cura, chi si occupa di ambiente. Quindi questioni diverse, competenze diverse, 'intergenerazionalmente' tutti insieme per affrontare la grande sfida. Altrimenti non ce la faremo".Tra i temi affrontati nel panel che ha dato il via ai lavori del Campus, c'è il nuovo equilibro che si sta ricomponendo tra profit, no profit e Stato nelle attività di risposta ai bisogni delle persone. In questo scenario il Terzo settore - è stato ricordato - si sta impegnando in ambiti e attività sempre più vaste. Ma in questa crescita è ancora più strategico poter contare su competenze e professionalità che vadano oltre il saper fare specifico e tecnicistico. "Il Terzo settore è investito come tutta la nostra società dalla rivoluzione digitale, quindi deve cogliere le opportunità del digitale e deve fare in modo da riuscire a rendere coerenti i propri servizi con queste opportunità - ha affermato Giovanni Azzone, presidente della Fondazione Cariplo che ha partecipato al pane di apertura del Campus - Da questo punto di vista la presenza dei giovani e l'attrazione con eventi come SI Campus è fondamentale perché rende i giovani interessati davvero al Terzo settore e coglierne le potenzialità".Rispondere alla domanda di conoscenze sulle tematiche della sostenibilità espresse dai giovani studenti è già nelle priorità del mondo universitario. L'Università Statale di Milano, in particolare - è stato ricordato nel corso dei lavori - avrà proprio nell'area Mind le nuove strutture dedicate all'innovazione sostenibile. "L'Università degli Studi di Milano offre già diversi corsi di studio che formano figure che si occupano proprio della sostenibilità ambientale ed economica - ha ricordato Marina Brambilla, Prorettrice ai Servizi per la didattica e per gli studenti, Università degli Studi di Milano - Noi andremo sempre più a sviluppare quest'ambito innovativo già in qualche modo presente nella nostra offerta formativa. Ma che ancora di più lo sarà con il trasferimento dell'Università degli Studi di Milano proprio sull'area Mind dove, nel 2027, inaugureremo il nostro nuovo campus e dove avremo sede anche per questi corsi di studio".Diverse analisi stimano che 85% delle professioni che esisteranno nel 2030 oggi non esistono ancora. Al Social Innovation Campus 2024 i ragazzi stanno provando a inventarle.