Accorsi: difficile raccontare l'amore, lo faccio ripartendo da Bologna

Askanews 2024-02-12

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Roma, 12 feb. (askanews) - E' nata da un'idea di Stefano Accorsi con lo sceneggiatore Enrico Audenino "Un amore", serie in sei episodi, su Sky e Now dal 16 febbraio. La sfida era raccontare una storia d'amore senza usare espedienti narrativi, colpi di scena, generi, ispirandosi al cinema di Rohmer e Truffaut. In questo caso i protagonisti, interpretati dallo stesso Accorsi e da Micaela Ramazzotti, si incontrano da ragazzi, ventenni, e anche se le loro strade si separano restano in contatto tutta la vita.La serie diretta da Francesco Lagi porta avanti parallelamente, fondendole, le storie dei protagonisti ieri e oggi: "E' molto difficile raccontare un sentimento come l'amore, nel senso che è una cosa potentissima quando la viviamo ma è difficile da trasporre in canzoni efficaci, in film. Li conti i grandi film d'amore. Il fatto di creare queste porzioni di tempo che si fondo fra loro, il passato dei ragazzi, le lettere che si sono scritti, queste schegge di Bologna, ci ha aiutato a raccontare un sentimento".Con immagini di repertorio si racconta anche la Bologna degli anni Novanta da cui il protagonista fugge e da cui lo stesso Accorsi è partito. "E' una città che ti abbraccia, che ti coccola moltissimo, e non è semplice. Non è una di quelle città da cui è facile andarsene, quindi un po' te ne devi scappare, e un po' in questo ritornare come il personaggio ho rivissuto tante emozioni di quel periodo nel quale me ne sono andato". I protagonisti di "Un amore" sono in un'età in cui ci si guarda indietro, si fanno bilanci, si riflette sul tempo passato. "Possono anche decidere di ricominciare la vita e fare un altro passo, sbagliare, cadere, rialzarsi. Sono personaggi in questo anche molto autentici, ci assomigliano".

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