Lungo tempo è trascorso da quegli eventi ma essi sono emotivamente a noi vicini: questo consente - in una vicenda storica complessa e ancora soggetta a ricerche, dibattiti storiografici e politici - di stabilire dei punti fermi e di delineare alcune prospettive". Lo dice il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella durante la commemorazione del Giorno del Ricordo al Quirinale. "Un muro di silenzio e di oblio - un misto di imbarazzo, di opportunismo politico e talvolta di grave superficialità - si formò intorno alle terribili sofferenze di migliaia di italiani, massacrati nelle foibe o inghiottiti nei campi di concentramento, sospinti in massa ad abbandonare le loro case, i loro averi, i loro ricordi, le loro speranze, le terre dove avevano vissuto, di fronte alla minaccia dell'imprigionamento se non dell'eliminazione fisica"