La mobilità in Italia in "Diario di un viaggio nei trasporti e non solo"

Askanews 2024-02-06

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Roma, 6 feb. (askanews) - La presentazione del libro "Diario di un viaggio nei trasporti e non solo" di Ennio Cascetta, presso la sede del Cnel a Roma, è stata l'occasione per riflettere sullo stato delle nostre infrastrutture e immaginarne un futuro possibile attraverso una corretta pianificazione. L'incontro moderato da Giorgio Santilli è stato introdotto dal Presidente del Cnel Renato Brunetta, e sono intervenuti l'autore e l'Amministratore Delegato di Autostrade per l'Italia Roberto Tomasi.Il professor Cascetta ha ricordato che negli anni Ottanta il sistema autostradale italiano era un'eccellenza, mentre quello ferroviario era molto indietro rispetto ad altre città europee. Negli anni Novanta è stata fatta la cosiddetta "cura del ferro" ma il sistema ferroviario è a tutt'oggi disomogeneo nel Paese. Le autostrade, dunque, hanno ancora un ruolo determinante nella mobilità in Italia: su gomma si muove l'84% delle persone e dei mezzi e una grande sfida oggi è la manutenzione rigenerativa dell'intero sistema. La maggior parte delle nostre infrastrutture, ponti, viadotti, gallerie, infatti, ha più di 60 anni.Roberto Tomasi, Amministratore Delegato di Autostrade per l'Italia: "E' fondamentale perché bisogna ridare ulteriori 50 anni di vita utile al nostro patrimonio infrastrutturale. Molto complessa, dovremo applicare tecniche costruttive mai applicate perché abbiamo volumi di traffico estremamente importanti. Dobbiamo compenetrare l'esigenza di ammodernare una infrastruttura mantenendo i livelli di traffico e quindi la ricchezza di quei territori che attraversiamo".Secondo Cascetta siamo alla vigilia di un grande cambiamento nel sistema dei trasporti: "Il settore dei trasporti e della mobilità sta attraversando una fase di trasformazione profonda, radicale, io la definisco la settima rivoluzione dei trasporti. Il bisogno di decarbonizzare completamente la mobilità, l'applicazione dell'Intelligenza artificiale alla guida autonoma dei veicoli e la smart mobility stanno radicalmente trasformando e trasformeranno il modo in cui ci sposteremo fra 10, 20 o 30 anni".

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