Prima udienza del processo a carico di Alessandro Impagnatiello per l'omicidio di Giulia Tramontano a Senago. Coi cronisti, prima di entrare nell'aula, ha parlato anche l'avvocato ed ex pm Antonio Ingroia, che rappresenta il Comune di Senago, il quale chiedeva di essere parte civile. «È una scelta importante e coraggiosa quella del Comune - ha detto Ingroia - i cittadini di Senago sanno da che parte stare, si vuole incoraggiare tutti i Comuni di Italia a dimostrare che si sta dalla parte giusta». È evidente, ha aggiunto l'ex pm siciliano, la «premeditazione lucida e spietata, è un esempio di brutalità». Come per le condotte mafiose, ha proseguito, «c'è stata da parte sua la precostituzione di impunità». E infine: «Non credo che ci siano tracce o indizi su un vizio di mente, c'è stata lucidità nell'intento criminale». La richiesta è stata però respinta dalla Corte d'assise, perché per i giudici mancano gli aspetti relativi alla «sicurezza generalizzata dei cittadini», e il danno «d'immagine» più «che dal delitto in sé» sarebbe stato provocato «dall'esposizione mediatica» della vicenda.