Roma, 31 gen. (askanews) - C'è bisogno di una corretta informazione, in ambito sanitario ma non solo, per veicolare messaggi veritieri, e combattere così comunicazioni distorsive. Per questo l'AIOP, l'Associazione Italiana delle aziende sanitarie e territoriali e delle aziende socio-sanitarie residenziali e territoriali di diritto privato, ha organizzato a Roma l'evento "Le fake news in sanità", durante il quale è stato presentato il terzo Bilancio Sociale per evidenziare il contributo dell'Associazione e delle strutture ospedaliere alla sanità pubblica e l'impatto, diretto e indiretto, che l'offerta di servizi e prestazioni sanitarie genera sulla comunità di riferimento. Quando si parla di Servizio Sanitario Nazionale (SSN), infatti, si fa riferimento alla sua componente di diritto pubblico e a quella di diritto privato, poste entrambe al servizio di tutti i cittadini: la parte accreditata oggi assicura più di 1/4 dei ricoveri nazionali, impiegando circa 1/10 della spesa complessiva.Il 92% dell'intero valore economico generato dalla componente di diritto privato del SSN viene ridistribuito al territorio, sotto forma di indotto per la filiera di produzione (96mila fornitori diretti nelle sole strutture del campione), di coinvolgimento di professionisti (per un totale di oltre 73mila unità), di gettito fiscale e di contributo al Terzo Settore. Nell'8% che viene trattenuto, inoltre, occorre considerare tutti gli investimenti in Ricerca&Sviluppo e in ammodernamento degli ambienti e delle tecnologie. "Bisognava sfatare un pregiudizio - ha sottolineato Barbara Cittadini Presidente Nazionale Aiop - bisognava riportare la verità su quello che siamo, ovvero la componente di diritto privato di un sistema sanitario pubblico, eroghiamo prestazioni per conto del sistema sanitario, non siamo privato. Anche la scorsa settimana abbiamo assistito a una errata comunicazione, che ci vuole rappresentare come altro rispetto al sistema sanitario. Si danno più soldi al privato? Non si danno più soldi al privato, si danno più soldi a quella componente di diritto privato che eroga prestazioni in nome e per conto del sistema sanitario pubblico".Eppure le fake news portano a parlare di strutture private accreditate che selezionano le prestazioni meno complesse più remunerative. Ma le evidenze dicono il contrario."Oggi, quando si parla di sanità - ha aggiunto Ylenja Lucaselli, Capogruppo FdI Commissione Bilancio - lo si fa in maniera troppo approssimativa e divulgando notizie che non veritiere, a partire da quella dei medici. Si dice che in Italia ci sono pochi soldi per l'assunzione dei medici, non è vero. I fondi non sono stati utilizzati per 3 miliardi, il tema è invece quello della formazione, e quindi l'assenza delle competenze. Mi pare che questa sia già una fake news, non è l'unica, ce ne sono tantissime. Come quella in base alla quale la sanità privata è un controaltare della sanità pubblica quando invece sappiamo che è un supporto fondamentale, un asse centrale per il mantenimento degli standard qualitativi anche nella sanità pubblica".