La più giovane attivista alla Cop28 è stata lei, Ghaya al Ahbabi, nata negli Emirati Arabi e ambasciatrice Unicef alla Conferenza sul Clima che si è tenuta a Dubai lo scorso dicembre. A suggerirle il nickname è stato Abdulaziz al Nuaimi, noto come lo "sceicco verde". Così Green Ghaya (@green.ghaya) ha raccontato giorno per giorno su Instagram la sua partecipazione al meeting internazionale sulla crisi climatica testimoniando per il suo Paese - al centro di polemiche soprattutto per la presidenza del petroliere Sultan Al Jaber e la resistenza all'abbandono dei combustibili fossili - l'urgenza reale di combatterla. "È stato un onore per me essere una delle quattro persone su 40 - la più giovane - che hanno potuto parlare di fronte al segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, come portavoce dei ragazzi e ambientalista emiratina" ha scritto durante l'evento. Già definita come la "Greta degli Emirati Arabi", Ghaya presta il suo volto per le campagne contro l'inquinamento e gli effetti del riscaldamento globale causato dall'uomo. A cura di Eleonora Giovinazzo