Un Apollo giovinetto, elegante e bellissimo, impegnato a cacciare una lucertola. Dopo la meraviglia dei bronzi, è una statua monumentale, alta quasi due metri, copia in marmo da un originale in bronzo del greco Prassitele, l'ultimo tesoro restituito dal fango e dall'acqua ribollente degli scavi di San Casciano. L'emozione è forte, anche se, a differenza dei bronzi oggi in mostra al Quirinale che ci sono arrivati intatti, questo Apollo è purtroppo ridotto in pezzi, alcuni dei quali, come le braccia e parti della testa, devono ancora essere trovati.