Pieter Paul Rubens, pittore fiammingo, arriva in Italia nel 1600 e vi rimane per otto anni. Fa prima tappa a Venezia dove studia Tintoretto e Tiziano, poi va a Mantova chiamato da Vincenzo I Gonzaga e diventa artista di corte. E' proprio sullo scambio reciproco tra l'arte del nostro Paese e quella esercitata dal maestro olandese che si concentra il percorso espositivo Rubens! La nascita di una pittura europea, che abbraccia tre eventi che si sono aperti tra Mantova e Roma. Rubens a Palazzo Te. Pittura, trasformazione e libertà è la mostra mantovana a cura di Raffaella Morselli. "Nelle opere selezionate si concentra sulla risonanza tra Rubens e Giulio Romano. Rubens assorbe la pittura di Giulio e la ingloba in un suo progetto di pacificazione"- spiega Stefano Baia Curioni, direttore della Fondazione Palazzo Te. In quegli anni l'Europa era lacerata dalla guerra civile e Rubens abbraccia il progetto imperiale in grado di reggere la pace contro la dissoluzione della civiltà. Rubens. La Pala della Santissima Trinità è la rassegna al Palazzo Ducale di Mantova dedicata al ciclo delle tre tele per la Chiesa della Santissima Trinità. A Roma la Galleria Borghese presenta Il tocco di Pigmalione. Rubens e la scultura a Roma, a cura di Francesca Cappelletti e Lucia Simonato. "Rubens trovò a Roma un luogo di studio. Quindi abbiamo voluto sottolineare il suo rapporto con la scultura antica, un incontro rivelatore che ebbe tante conseguenze per la storia dell'arte", sottolinea Francesca Cappelletti, direttrice della galleria Borghese. .a cura di Valentina Tosoni . .Info: Palazzo Te e Palazzo Ducale (fino al 7 gennaio 2024) e Galleria Borghese (dal 14 novembre fino al 18 febbraio 2024)