(Adnkronos) - “La sostenibilità è la sfida principale che oggi abbiamo”. Lo afferma Daniele Montroni, presidente Legacoop Emilia-Romagna, nell’intervento conclusivo del panel ‘La sostenibilità integrata della filiera cooperativa nel food’ organizzato a cura di Legacoop nella giornata conclusiva di Ecomondo, il salone internazionale dedicato alla transizione ecologica e all’economia circolare che si è svolto a Rimini. Il mondo Legacoop e quello della cooperazione in generale sono molto impegnati nell’ambito della sostenibilità, spiega Montroni, perché si tratta di un tema che “ha necessità di lavorare sulla filiera ma anche di grande partecipazione dei lavoratori, dei consumatori, delle imprese”. E dunque “il modello cooperativo, che è un modello mutualistico intergenerazionale centrato sulla partecipazione e i territori, può essere un elemento chiave” per affrontare la sfida ‘green’. Dunque il mondo Legacoop e quello della cooperazione in generale sono molto impegnati nell’ambito della sostenibilità, una sostenibilità che durante il panel è stata definita ‘integrata’ perché composta da tre dimensioni fondamentali: ambientale, sociale ed economica. “Dal punto di vista associativo e dell’impresa cooperativa vogliamo sottolineare che questo è un impegno che abbiamo preso con grande determinazione”, evidenzia il presidente di Legacoop Emilia-Romagna. “Dal punto di vista ambientale perché siamo convinti che se vogliamo aggredire il nodo dell’abbattimento della Co2 occorra agire su tutta la filiera e l’efficienza della catena logistica, indispensabile per raggiungere i livelli di qualità ambientale che consentano di arrivare agli obiettivi europei”, continua Montroni. Sul tema sociale, spiega, vanno aggredite le aree di lavoro povero ancora presenti all’interno del ciclo produttivo, ma è anche importante cogliere le trasformazioni che muovono la società, ad esempio il crescente multiculturalismo. Per quanto riguarda infine la dimensione economica, ricorda Montroni, Legacoop ha partecipato “con grande convinzione all’iniziativa di due anni fa della Regione Emilia Romagna promossa attraverso il confronto sul plastic free, quindi la necessità di ridurre drasticamente il consumo di plastica - in modo particolare monouso - ma di tenere insieme questa necessità con i sistemi produttivi che finora hanno determinato tale uso”.