Roma, 30 ott. (askanews) - "La battaglia contro il cancro è una grande impresa collettiva, richiede impegno, collaborazione, sostegno reciproco, fiducia. Curare, sperimentare, fare ricerca, promuovere la produzione di nuove terapie, di nuovi farmaci. È in questo percorso che si riassume l'impegno prezioso di migliaia di operatori". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo al Quirinale nella celebrazione dei Giorni della ricerca promossi dalla Fondazione Airc."Passi da gigante - ha sottolineato - sono stati compiuti negli ultimi decenni. Infondono fiducia nell'azione che viene dispiegata. Quando l'Airc fu fondata, i tumori erano considerati malattie incurabili. Oggi è mutata profondamente la coscienza in proposito, non soltanto dei medici ma degli stessi pazienti e dei loro familiari. Oggi, come ci ha ricordato il professor Sironi, 3 milioni e 600 mila italiani vivono dopo una diagnosi di questo tipo. Le loro prospettive si accrescono così come migliorano le condizioni di vita. Non sono pochi a sentirsi guariti e rientrare con fiducia nella quotidianità degli affetti, del lavoro, delle relazioni sociali. Anche per queste ragioni è molto importante quanto ci ha poc'anzi detto il ministro sul Piano Oncologico Nazionale"."La ricerca è stata il motore primo - ha affermato il capo dello Stato - di questo progresso dell'umanità. La duplice intuizione costitutiva dell'Airc ha rivestito un valore profetico. Anzitutto: il cancro si può sconfiggere. In secondo luogo: per vincere questa sfida bisogna puntare sulla ricerca medica e scientifica".