Caso Saguto, il legale: sta male non può restare in carcere

Giornale di Sicilia 2023-10-21

Views 148

Un incidente di esecuzione dinanzi alla Corte d’Appello di Caltanissetta è stato sollevato oggi dall’avvocato Ninni Reina, che assiste l’ex presidente della sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo, Silvana Saguto, arrestata ieri in virtù di un ordine di esecuzione della pena emesso dalla Procura generale di Caltanissetta. Il difensore sostiene che la sua cliente si trovi in condizioni fisiche incompatibili con la detenzione: l’ex giudice, radiato dalla magistratura a seguito dello scandalo della sezione che presiedeva, su amministrazioni giudiziarie «eterne» e creste sistematiche su incarichi e patrimoni sequestrati, ieri sera era ricoverata nella clinica Villa Margherita di via Marchese di Villabianca, a Palermo, ma i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria l’hanno prelevata e condotta nel carcere di Pagliarelli. Il parere dei medici era stato negativo e per questo l’avvocato Reina insisterà quanto meno per la concessione della detenzione domiciliare.
Saguto a Caltanissetta è stata condannata a 8 anni e 10 mesi, ma la Cassazione giovedì sera ha cancellato alcune delle contestazioni, decidendo che, per stabilire l’entità finale della pena, debba essere celebrato un nuovo processo in appello. Tuttavia i supremi giudici hanno reso definitive alcune parti della sentenza di merito e, a conti fatti, secondo il Pg di Caltanissetta, l’imputata dovrebbe trascorrere in cella in totale poco meno di 8 anni. Ragion per cui può iniziare a scontare la pena. Stesso ragionamento per il marito dell’ex magistrato, l’ingegnere (e consulente di amministrazioni giudiziarie) Lorenzo Caramma, arrestato a Palermo, mentre gli ex amministratori giudiziari Gaetano Cappellano Seminara, avvocato, e Carmelo Provenzano, docente universitario, si sono costituiti rispettivamente nei penitenziari di Bollate (Milano) e Roma. (

Share This Video


Download

  
Report form